Stamattina provando una nuova crema snellente sono finita a sorridere e a pensare a quanto è suggestionabile una persona quando tenta di aggrapparsi a qualcosa.

Ricordo che a 20 anni -come oggi- cercavo in tutti i modi di dimagrire. Allora lo facevo per uniformarmi ora lo faccio per stare bene con me stessa.

Cercando di uniformarmi alla massa, di sembrare qualcun’altra mi sono imbattuta in un ciarlatano che prometteva di farmi dimagrire con l’energia che lui stesso poteva emanare.

Il flash col passato è scattato spalmando la nuova crema: le mie gambe sono diventate fredde e poi calde per poi bruciarmi e divenire rosse e allora ho pensato a quel giorno…ho rivissuto le stesse sensazioni e quasi mi sembrava di sentire il dolore che avevo dentro in quel periodo, lo stesso dolore che mi ha spinta a non razionalizzare.

Ognuna di noi ha provato quel dolore e molte lo provano ancora: il non accettarsi, il non sentirsi al proprio posto.

A cosa porta sentirsi cosi,? A farsi del male.

Proprio così, ci facciamo del male perchè vogliamo essere qualcun altro e ignoriamo che le nostre azioni portano conseguentemente ad una risposta negativa degli altri. Allora perché sentirsi male, allora perché non sentirsi parte del Mondo, o meglio ancora il Mondo parte di noi?

Siate voi stesse, come siete, senza mai perdervi di vista. 

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