- 31 Gennaio 2018
- - by Lizalù
Cooking Passion
Perché cucinare fa bene e appaga cuore, testa e…palato!
Mettersi ai fornelli è un’arte, nonché un piacere tutto da condividere e assolutamente impagabile.
Secondo le ultimissime statistiche social, rigenera lo spirito, illumina i sensi e risolleva senza precedenti il buonumore: è un tripudio di sensazioni positive, entusiasmi trascinanti e desideri di riuscire a realizzare – tecnica acquisita permettendo! – manicaretti buoni e belli per vista e papille gustative!
Insomma, un hobby da testare, provare e riprovare sino ad elogiarne a pieno l’efficacia ormai consolidata.
Cucinare è una joyful activity, ossia un’attività ricca e portatrice di gioia. Fa star bene noi e tutti coloro che sono accanto, in primis partner o amici che avranno la fortuna di assaggiare le nostre pietanze durante pranzi e cenette di reunion.
Dedicare tempo paziente e continuativo nell’amatissima kitchen room, tempo che chiaramente oscilli almeno tra i 40 i 60 min. Per potersi definire tale, non solo arricchisce e fortifica le relazioni interpersonali, ma fa soprattutto rilassare e divertire insieme, favorendo sorrisi e chiacchiere senza sosta.
Costantemente prese dalla frenesia della routine fuori casa, quali donne in fondo non vorrebbero goder più spesso la serenità e il comfort del proprio habitat?! Difficile rispondere in maniera negativa, se non altro per la bellezza intrinseca celata già dietro al semplice pensiero del trinomio divano-pausa-tranquillità.
In un momento storico iper stressante e spesso stancante per molti aspetti, non appena ne abbiano possibilità amiamo prenderci cura di noi e di quanti apprezzino la nostra abilità culinaria.
Una passione in ascesa incredibile, al punto che basta scrollare velocemente il proprio mobile per rendersi conto di non essere i soli: il diffondersi a catena di aspiranti chef, food bloggers, influencers & critici enogastronomici non conosce arresto, bensì coinvolge e suscita curiosità e approfondimenti del mestiere.
E’ sufficiente un tablet, un’App #foodoriented ed il video è servito: pochi mosse, interessi variegati e tanti – e gustosi- risultati finali. Di certo, nel bene e nel male, il feedback del pubblico partecipante è assicurato.
Sperimentare ricette, improvvisare cooking class e alla fine mangiare insieme allo stesso tavolo sono azioni banali dense in realtà di significato, poiché puntano a condividere il bello e lo stupore della convivialità: nascono conoscenze, retroscena indimenticabili, ricordi indelebili che uniscono e molto spesso agevolano il prosieguo di amicizie e amori profondi.
Tra padelle, pentole e frullatori, si innescano dinamiche ironiche e talmente deliziose, da catalizzare gli sguardi reciproci e spingere alla cooperazione, senza rivalità o indole alcuna alla leadership.
Ci si sente un po’ tutti piccoli – grandi masterchef in erba, quasi scrutati dall’obiettivo di una telecamera nascosta e dall’occhio severissimo di un giudice esperto stile Cannavacciuolo. Antipasti, primi, secondi e gli squisiti dessert: in cucina occorre fantasia, precisione e indole all’apprendimento, ancor più se ci si trova in gruppo.
In qualsiasi contesto, l’importante è sentirsi come a casa, pronti a collaborare e a cimentarsi in sfide avvincenti: è uno scambio di esperienze, punti di vista, gusti e scoperte sempre nuove.
E allora, ben vengano le nostre cooking-session e team ai fornelli!
Care Lizalù-lovers dimenticate stupidi sensi di colpa e compiacetevi di parmigiane, lasagne e tiramisù a go gò preparati con le vostre mani…con il dovuto equilibrio, certo, ma ricordandovi sempre dei vostri ospiti, su tutti le amiche più care e gli assaggiatori più bravi!